La lista delle aziende che stanno investendo su Bitcoin si continua ad arricchire giorno dopo giorno. L’ultimo nome di spicco in questo elenco sempre più lungo è rappresentato da American Residential Warranty (ARW), una società statunitense che opera nel settore dei piani di garanzia per la casa. L’azienda, la quale ha sede legale in Florida, ha anche dichiarato di essere pronta ad accludere il token tra i suoi mezzi di pagamento. American Residential Warranty ha poi aggiunto che la decisione è dovuta all’intenzione di espandere le sue opzioni di portafoglio di investimenti e aumentare i rendimenti sulla liquidità. Per le operazioni di acquisto ha utilizzato la piattaforma Gemini.
ARW sulle orme di Tesla
La decisione di adottare i pagamenti in Bitcoin è stata poi spiegata da American Residential Warranty come una logica risposta all’evoluzione in atto da parte di una azienda tecnologica. Il cui intento è proprio quello di sfruttare le tecnologie di ultima generazione nel suo lavoro.
Con questa svolta, ARW intraprende praticamente la strada che è stata tracciata ad inizio anno da Tesla. L’azienda automobilistica fondata e diretta da Elon Musk aveva infatti deciso a gennaio di investire 1,5 miliardi di dollari in BTC e di accludere il token ai suoi sistemi di pagamento. Una strada sulla quale potrebbero incamminarsi in molti, nell’immediato futuro.
La crescente adozione istituzionale del Bitcoin
Con l’arrivo di ARW, il drappello delle aziende che hanno optato per l’adozione di Bitcoin nel proprio portafogli di investimento si allunga ulteriormente. Se Tesla è il nome più famoso in tal senso, la società che sin qui ha investito in maniera più massiccia è il fornitore di servizi cloud MicroStrategy. La quale proprio di recente ha aggiunto altri 10 milioni di dollari in Bitcoin al suo portafoglio, portando la scorta totale di criptovalute da essa detenute a 91.064 BTC. Considerato come l’ultimo rally di Bitcoin abbia portato il token a sfondare quota 57mila dollari, il portafoglio di criptovalute dell’azienda è ora posizionato oltre i 5,1 miliardi di dollari.
Anche Aker ASA si sta per aggiungere al treno
I ranghi degli investitori istituzionali che possono vantare partecipazioni in Bitcoin si sono arricchiti nei giorni passati di un altro nome di spicco. Si tratta di Aker ASA, una holding norvegese controllata dal miliardario Kjell Inge Røkke. Proprio nel corso di questa settimana, l’azienda ha annunciato il lancio di una nuova business unit al quale sarà affidato il compito di concentrarsi sugli investimenti in progetti e aziende all’interno dell’ecosistema Bitcoin.
Un trend il quale sembra testimoniare l’influenza sempre più notevole del Bitcoin nella finanza internazionale. Tale da fare del token un asset con il quale è difficile confrontarsi randello alla mano. Come continuano a fare molti politici statunitensi, ispirati da Janet Yellen. Il nuovo segretario al Tesoro dell’amministrazione Biden continua infatti ad oscillare tra posizioni di apertura e chiusura nei confronti di BTC. Atteggiamenti i quali, però, non sembrano spaventare eccessivamente il mondo delle aziende e i grandi investitori istituzionali. Che guardano con aperto favore alle criptovalute, soprattutto alla luce delle implicazioni dei piani monetari statunitensi.