Bitcoin è “drammaticamente sottovalutato”: ad affermarlo è Eric Peters, amministratore delegato di One River Asset Management. Soprattutto in considerazione del fatto che la pandemia di Covid in atto rappresenta un formidabile volano per la sua crescita esponenziale. Una dichiarazione molto forte resa nel corso di una intervista a Bloomberg, la quale sembra riecheggiare alcuni dei pronostici più clamorosi fatti nel corso degli ultimi anni proprio a proposito dell’icona crittografica inventata da Satoshi Nakamoto.
Perché BTC è destinato a crescere
Lo stesso Peters ha poi spiegato che trattandosi di un macro investitore, lungo tutto il corso della sua carriera ha avuto modo di fondare le sue valutazioni su questo genere di indicatori. Gli stessi i quali sembrano prefigurare una straordinaria crescita non solo di Bitcoin, ma di molti altri progetti del settore che hanno tutti i numeri per potersi affermare. Sulla quale proprio One River Asset Management ha del resto deciso di puntare con grande forza.
Uno dei più grandi investimenti di criptovaluta nella storia
Proprio all’inizio del mese, infatti, l’azienda ha collaborato con Coinbase per un investimento del quale non si è saputo il preciso importo. La stessa piattaforma di scambio, ha però affermato trattarsi di una delle più grandi operazioni crittografiche della storia. Per effettuare la quale sono stati necessari ben cinque giorni di lavoro. Tanto da spingere Ki Youn Yu, il CEO di Cryptoquant ad affermare il 5 gennaio di aver notato l’improvvisa vendita di 55mila Bitcoin da parte di conti collegati a Coinbase, tre giorni prima. Non è però mai stato reso noto se l’acquisto di questo ingente quantitativo di token sia effettivamente riconducibile a One River.
L’allineamento alle macro-tendenze del momento
Lo stesso Peters, in quei giorni, aveva a sua volta commentato l’operazione ricordando come la detenzione di risorse digitali permette agli investitori di “allinearsi” alle tendenze macro che si vanno prepotentemente affermando. Da lui indicate nel progresso tecnologico e nella forte svalutazione delle valute fiat. Le quali si sono saldate alla pandemia di Covid in atto, creando le premesse per una espansione del settore tale da poter largamente superare quanto pure era stato messo in preventivo dagli osservatori più accorti.
La profezia di John McAfee torna d’attualità?
Tra le tante previsioni formulate nel corso degli ultimi anni sul possibile valore di Bitcoin nel futuro, ce n’è una che destò molto scalpore, e anche ilarità, quando fu pronunciata. Era il 2017, quando John McAfee, il creatore dell’omonima casa di cyber-security, affermò che entro il 2020 la regina delle criptovalute avrebbe raggiunto il milione di dollari in termini di quotazione. Proprio nel corso dell’anno appena finito McAfee, nel frattempo finito nei guai con la giustizia per una serie di operazioni non molto trasparenti, ha affermato che la sua era da intendersi chiaramente alla stregua di una battuta. Lo ha fatto quando BTC era appena reduce dall’halving, ovvero dal dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners e non aveva ancora iniziato la sua rincorsa furiosa che l’ha portata a sfondare il muro dei 40mila dollari. Ora, però, in molti iniziano a credere che quella battuta potrebbe avvicinarsi prima o poi alla realtà.