Dopo una fase di ripiego, che lo ha visto scendere a 43mila dollari, il Bitcoin è tornare a ruggire. Nelle ultime ore, infatti, ha abbattuto un’altra storica barriera, varcando quota 60mila dollari, saggiando una resistenza considerata decisiva al momento dagli analisti. Resta da capire ora se si tratta di una semplice fiammata, oppure di una nuova corsa senza freni destinata a durare.
Quali i motivi della nuova crescita?
La nuova corsa dell’icona crittografica creata da Satoshi Nakamoto ha naturalmente spinto gli esperti a chiedersi quali siano i motivi che stanno soffiando sulle sue vele. Tra di essi spicca naturalmente il rinnovato feeling tra Bitcoin e mondo delle grandi imprese. Nel corso degli ultimi giorni, infatti, sono stati forniti annunci in tal senso da Meitu, produttore cinese di apps, e dalla multinazionale norvegese Aker ASA. Che si sono aggiunti ad un drappello sempre più folto, in cui campeggia Tesla, l’azienda californiana di auto elettriche. Proprio il gruppo guidato da Elon Musk, con l’annuncio relativo all’acquisto di Bitcoin per una cifra pari ad un miliardo e mezzo di dollari, aveva inaugurato una tendenza che si è poi consolidata.
Il parere di Jason Deane
Secondo Jason Deane, analista di Bitcoin presso Quantum Economics, proprio le acquisizioni delle grandi aziende stanno creando terreno fertile per la prossima corsa dell’icona crittografica. Per la quale quota 60mila dollari potrebbe essere una semplice stazione, considerati i pronostici di molte personalità del mondo finanziario. Le quali non hanno eccessive remore nel disegnare una traiettoria che potrebbe vedere presto BTC spiccare il volo verso quotazioni al momento simili ad un sogno.
Uno degli asset più grandi in assoluto
Già al momento, comunque, la regina delle criptovalute ha raggiunto un livello di capitalizzazione che la pone tra gli asset più grandi in assoluto sui mercati finanziari. Secondo le stime fatte da AssetDash, infatti, Bitcoin sarebbe sesto nella speciale graduatoria dei beni più capitalizzati, in una classifica che vede Amazon, Apple e Microsoft sul podio. E ormai pronto a salirvi, proprio in considerazione del fatto che un livello simile lo rende sempre più apprezzabile per i grandi fondi di investimento. Una tesi sostenuta in particolare da Curtis Ting, amministratore delegato per l’Europa presso l’exchange di criptovalute Kraken.
Gli investitori al dettaglio stanno trattenendo Bitcoin nel loro portafogli
Proprio dalle piattaforme di scambio arriva un altro dato che fa presagire una ulteriore crescita della quotazione di BTC. In questo momento, infatti, il numero delle transazioni che lo vedono protagonista è sceso in maniera sensibile. Ciò potrebbe significare che molti investitori hanno deciso di trattenerlo nel loro portafogli, attendendosi una nuova fase di crescita. Tanto che già in queste ore stanno circolando alcuni pareri tali da destare non poco clamore. Secondo i quali l’icona crittografica ideata da Satoshi Nakamoto potrebbe varcare quota 150mila dollari già entro la fine dell’anno in corso. Una tesi sostenuta in particolare da William Quigley, analista di Magnetic, secondo il quale fattori decisivi in tal senso sarebbero non solo l’interesse degli investitori istituzionali, ma anche i tagli alle ricompense per il mining.