In un momento di cali generalizzati per le maggiori criptovalute, si fa notare per il suo andamento in controtendenza Cardano. La criptovaluta dei professori, infatti, non solo è cresciuta del 600% dall’inizio dell’anno, ma lo sta facendo anche negli ultimi giorni. Ovvero gli stessi che hanno visto flettere molti dei token posizionati nella top ten di CoinMarketCap, la classifica in termini di capitalizzazione di mercato del settore.
- Cardano
(ADA) - Prezzo $1.72
- Cap. del mercato
$55,397,043,852.00
ADA è cresciuta anche nell’ultima settimana
Nel corso dell’ultima settimana, ADA ha messo a segno una crescita nell’ordine del 13%. Per capirne meglio l’andamento, occorre ricordare come nello arco temporale Bitcoin abbia ceduto il 15%, mentre Ethereum ha fatto ancora peggio, lasciando sul terreno il 22%. Un comportamento che sommandosi alle defaillances delle concorrenti dirette ha consentito a Cardano di installarsi sul gradino basso del podio.
Soltanto Dogecoin, grazie al continuo pump and dump di Elon Musk, può vantare un comportamento migliore nel corso dell’anno, stando ai dati di Nomics. La sua crescita è da considerare ancora più rilevante alla luce del fatto che il token non è quotato su Coinbase, ovvero uno dei più importanti exchange di criptovaluta per gli investitori statunitensi.
Quali i motivi di questa impetuosa crescita?
Una crescita la quale ha spinto naturalmente gli analisti a interrogarsi sui motivi che la stanno favorendo. I quali sono stati individuati in particolare nei seguenti:
1) l’hard fork Mary, la cui riuscita permette in sostanza alla blockchain di Cardano di poter diventare una piattaforma decentralizzata di contratti intelligenti e multi-asset. In pratica grazie ad essa non solo i contratti intelligenti e la DeFi, ma anche gli NFT (Non Fungible Tokens) si apprestano a sbarcare sulla sua rete. Inoltre il prezzo del gas è stato abbattuto in maniera notevole, rendendo quindi molto più convenienti le transazioni;
2) l’annuncio fatto da FD7, una società di investimento di Dubai, relativo alla vendita di 750 milioni di dollari in Bitcoin in modo da poter acquistare ADA e Polkadot. Se il secondo progetto non ne ha beneficiato, ADA sì. E questo dimostra un terzo fatto da non sottovalutare.
La fiducia intorno a Cardano si sta rafforzando in maniera esponenziale
Cardano e Polkadot sono considerati progetti analoghi, tanto da essere entrambi definiti alla stregua di “Ethereum Killer”. Si muovono cioè nell’ottica di scalzare la creatura di Vitalik Buterin dalla sua posizione di dominio nell’ambito della finanza decentralizzata.
Un obiettivo più volte ribadito da Charles Hoskinson e per il quale il gruppo di sviluppo di ADA sta lavorando alacremente ormai da anni. Dando vita ad una serie di migliorie tecniche di cui l’hard fork Mary è solo l’ultima testimonianza.
Proprio il fatto che Polkadot, l’altro destinatario dell’investimento di FD7, nel corso dell’ultima settimana abbia invece perso il 13% del suo valore di mercato, sembra confermare un altro fatto di non poco conto, il quale potrebbe rivelarsi decisivo nella guerra tra i token rivolti alla DeFi. Ovvero la grande fiducia di un numero sempre crescente di investitori nella capacità di Cardano di crescere. E diventare un progetto centrale in un altro settore decisivo come la finanza decentralizzata.