Come preannunciato da Charles Hoskinson, Cardano ha completato l’hard fork Mary, con successo. Un passo considerato molto importante nella transizione da Shelley a Goguen. Il processo ha avuto luogo il 3 febbraio e permetterà da ora in poi di creare asset nativi su Cardano.
La sua importanza è da ravvisare in particolare nel fatto che si tratta di uno step fondamentale in direzione della finanza decentralizzata. Tale da aprire in pratica una nuova era nella storia di ADA. O perlomeno avvertito come tale non solo dai sostenitori di Cardano, ma anche dal mercato. Nel corso degli ultimi sette giorni, infatti, il token ha messo a segno un balzo in avanti nell’ordine nel 29% circa, rafforzando la sua sesta posizione nella classifica di capitalizzazione di CoinMarketCap, alle spalle di Polkadot. Con la fondata speranza di poter guadagnare posizioni nelle prossime settimane.
Mary rappresenta il passaggio da una testnet ad una rete multi-asset
Grazie al successo arriso a Mary, Cardano è finalmente in grado di passare da una testnet a una rete multi-asset, pronta a crescere e apportare funzionalità come l’emissione e la distribuzione di nuovi token. La fase successiva del progetto prevede di implementare l’aggiornamento sulla mainnet Cardano entro la fine del mese per poi sbloccare finalmente i contratti intelligenti all’interno del suo ecosistema.
Un passo che sta naturalmente destando grande entusiasmo all’interno della composita comunità che sin dagli esordi segue fedelmente la cosiddetta “criptovaluta dei professori”. Una etichetta derivante proprio dai suoi stretti legami con ambienti accademici.
Ancora è tutto nella fase teorica
Se, come abbiamo ricordato, la comunità dei fans di Cardano ha salutato con entusiasmo l’annuncio relativo a Mary, va però sottolineato come nella realtà il tutto sia ancora in una fase teorica, anche se estremamente promettente. Secondo i fans più appassionati con questo ulteriore passo il progetto sarebbe ora in grado di competere con Ethereum ad armi pari per quanto riguarda la possibilità di utilizzo per la DeFi.
Una valutazione sulla quale, però, non sono molto d’accordo gli esperti, secondo i quali mentre Ethereum (e Polkadot, altro progetto considerato un pericoloso rivale per la creazione di Vitalik Buterin) è già una realtà operante, Cardano è ancora in una fase embrionale. Non esistono infatti al momento progetti reali che si poggino sulla sua rete. Una conseguenza del fatto che strumenti di sviluppo come il framework Plutus devono ancora essere oggetto di rilascio al pubblico.
Elliott Hill sulle potenzialità DeFi di Cardano
E’ stato Elliott Hill, della Cardano Foundation, ad incaricarsi di spiegare cosa significhi l’hard fork Mary per il progetto. Lo ha fatto su forum.cardano.org, affermando in particolare che i vantaggi assicurati dalla nuova fase per le applicazioni di finanza decentralizzata sarebbero i seguenti:
1) commissioni di transazioni il cui costo sarà notevolmente inferiore a quelli abituali, quindi molto più convenienti;
2) maggiore sicurezza dei token, derivante dal fatto di essere nativi, a differenza di quanto succede su altre catene dove richiedono l’esecuzione di contratti intelligenti e spesso l’implementazione di codice complesso scritto appositamente nel contratto dei token, con la possibilità di errori umani.
- Cardano
(ADA) - Prezzo $1.72
- Cap. del mercato
$55,397,043,852.00