Ancora una importante novità sul fronte Cardano. Input Output Global (IOG), azienda guidata da Charles Hoskinson, la quale sovrintende allo sviluppo del progetto, è ormai prossima all’annuncio di un importante accordo firmato con il governo dell’Etiopia il 25 marzo. Sul quale non si hanno ancora notizie precise, ma che è stato definito tale proprio da Hoskinson nel corso di una sessione AMA (Ask Me Anytihing). L’unica cosa la quale è trapelata, al momento, è che grazie a questo accordo ADA, il token di Cardano, potrebbe entrare a far parte delle abitudini di un gran numero di cittadini etiopi nel prossimo futuro.
Va anche sottolineato come questo accordo potrebbe essere il prodromo di molti altri all’interno del continente nero. E’ stato lo stesso fondatore di Cardano, infatti, a ricordare che tra gli scopi perseguiti da IOG, c’è anche il varo di laboratori all’interno delle università non solo etiopi, in cui formare sviluppatori.
Cardano e Etiopia, un rapporto di vecchia data
L’accordo in questione, rappresenta un ulteriore passo verso il consolidamento di un rapporto di vecchia data tra Cardano ed Etiopia. Se, infatti, l’azienda guidata da Hoskinson aveva perso nel recente passato la gara di appalto indetta da Addis Abeba relativo ad un programma di voucher per fertilizzanti in collaborazione con l’Agricultural Transformation Agency (ATA), ente governativo etiope, nel 2018 aveva però firmato un memorandum d’intenti con il ministero della Scienza e della Tecnologia di Addis Abeba. Teso in questo caso all’applicazione delle soluzioni decentralizzate al comparto dell’agritech. In particolare, l’accordo prevede l’utilizzo della blockchain per tracciare il caffè lungo la catena di approvvigionamento, oltre alla formazione di sviluppatori in loco al fine di applicare la tecnologia di Cardano. Un accordo salutato da Getahun Mekuria, ministro della scienza e della tecnologia dell’Etiopia, alla stregua di un grande giorno.
La strategia di Cardano per l’Africa
Se l’Etiopia vanta già un rapporto privilegiato con Cardano, l’azienda di Charles Hoskinson guarda però apertamente all’intero continente per i suoi piani di sviluppo. Ad esempio alla Tanzania, ove è stato raggiunto di recente un accordo con World Mobile teso a predisporre reti mesh in 4G e per aiutare i micro ISP.
Mentre per quanto riguarda la formazione degli sviluppatori, un occhio di riguardo è stato rivolto al Ghana, considerato un altro tassello molto importante nella strategia di Cardano. Che punta in particolare a formare sviluppatori con l’evidente intento di agevolare la diffusione di ADA lungo tutto il continente.
Una strategia quindi di ampio respiro, la quale dovrebbe permettere a Cardano di tornare a crescere dopo un mese negativo, nel corso del quale il token ha lasciato quasi il 19% del suo valore. Un momento di stasi il quale, però, non può mettere in ombra il 3473% di crescita collezionato nel corso degli ultimi dodici mesi. Favorito da una lunga serie di modifiche ispirate dalla volontà di acquisire un ruolo sempre più centrale nel settore della finanza decentralizzata. Sino a scalzare Ethereum, di cui ADA è ormai considerata la principale rivale.