Mentre il mercato torna a crescere in maniera costante, si fanno avanti alcuni progetti non molto conosciuti dal grande pubblico, ma già noti agli esperti per le notevoli potenzialità di cui sono accreditati. Tra di essi spicca Solana, altro token che si propone di limitare lo strapotere di Ethereum nell’ambito della finanza decentralizzata. Nel corso di poche ore SOL ha accumulato un +14% il quale ha consolidato il risultato collezionato nel corso dell’ultima settimana, portandolo al 30%.
A cosa è dovuta la crescita di Solana?
Le notizie relative alla sua avanzata, hanno naturalmente spinto gli esperti a chiedersi a cosa essa sia dovuta, individuandone i motivi soprattutto nell’afflusso di nuovi capitali nelle casse aziendali. Sarebbero infatti 40 i milioni di dollari ottenuti sotto forma di finanziamenti, in particolare da due exchange di criptovaluta, OKEx e MXC. I quali serviranno soprattutto a foraggiare i piani di sviluppo del progetto, il quale ha fatto il suo esordio sui mercati nel corso dell’anno passato.
- Solana
(SOL) - Prezzo $49.15
- Cap. del mercato
$13,498,969,253.00
Solana: di cosa si tratta?
Solana è stata fondata da Anatoly Yakovenko e sviluppato da un team di ex ingegneri di Intel, Qualcomm e Dropbox, e il suo esordio è avvenuto sotto forma dell’ennesimo Ethereum Killer. La sua blockchain, in effetti, comporta per la sua utilizzazione commissioni meno pesanti rispetto a quelle che sono invece necessarie su quella di Ethereum. Rispetto alla creazione di Vitalik Buterin, inoltre, Solana è in grado di assicurare una maggiore velocità, tale da poter raggiungere le 50mila transazioni al secondo. Se Ethereum ha iniziato un lancio graduale del suo aggiornamento 2.0 lo scorso anno, il quale potrebbe spingerlo sino a 100mila transazioni al secondo in pochi anni, attualmente è ancora bloccato ad un numero irrisorio, appena 14.
Solana: quali le prospettive?
Più che quanto fatto in questi giorni, però, in molti si interrogano su quali siano le prospettive di Solana. Come abbiamo già ricordato, il progetto si muove nello stesso ambito di Ethereum, sfruttandone le lacune e i ritardi in un settore come la finanza decentralizzata che è invece in grande avanzata. Il credito di cui gode è già forte, se si pensa che il co-fondatore e CEO dell’exchange di FTX, Sam Bankman-Fried, lo ha scelto per ospitare il suo progetto DeFi noto come Serum. Prima di farlo, stando alle sue dichiarazioni, ha testato a fondo più di 30 dei principali progetti blockchain, incluso Ethereum.
Il vero avversario di Solana e Cardano?
A convincere Sam Bankman-Fried è stata proprio la velocità con cui la blockchain di SOL è in grado di lavorare. Un requisito ritenuto da lui indispensabile in un settore come la DeFi e che Ethereum non è assolutamente in grado di assicurare. Proprio per questo motivo, ben presto Solana potrebbe ritrovarsi a combattere non con ETH, che sembra al momento fuori dai giochi, bensì con Cardano. Proprio il progetto di Charles Hoskinson, infatti, sembra apprestarsi a diventare il punto di riferimento per chiunque intenda affermare il suo ruolo nella finanza decentralizzata. E, quindi, l’avversario da sconfiggere in una battaglia che si preannuncia non proprio facile.