Dash, i volumi di trading sono aumentati vertiginosamente nell’ultimo anno
Il team di sviluppo ha condiviso un interessante studio su Dash, una delle privacy coin più note. Dal quale è emerso soprattutto il dato relativo al vertiginoso aumento del trading che lo riguarda. Balzato del 282% nel corso dell’ultimo anno, passando in termini assoluti da 9,8 a 37,4 milioni di dollari. Mentre per quanto riguarda i volumi di pagamento, hanno toccato i 916 milioni di dollari, con una crescita nell’ordine dell’80% rispetto ai dodici mesi precedenti. Proprio in relazione a quest’ultimo dato, va sottolineato come in termini di valore Dash sia stato più utilizzato di Bitcoin e Bitcoin Cash, con un incremento del 37%.
- Dash
(DASH) - Prezzo $265.37
- Cap. del mercato
$2,690,182,254.00
L’importanza del Venezuela per Dash
I dati relativi all’utilizzo di Dash come forma di pagamento si avvalgono in particolare del dato relativo al Venezuela. Il Paese sudamericano, nel pieno di una intesa digitalizzazione dell’economia, vede infatti un gran numero di lavoratori e pensionati cambiare i bolivar ricevuti sotto forma di stipendi e pensioni in criptovalute.
E proprio Dash è tra le più sfruttate, come dimostrano i dati di Dash Merchant Venezuela, secondo cui sono ormai più di 2.500 gli esercizi commerciali che lo accettano. Il Paese, oggetto di un duro embargo da parte degli Stati Uniti che contribuisce in maniera fortissima all’iperinflazione, è anche diventato quello dove viene scaricato maggiormente il relativo wallet. Il quale ha a sua volta messo a segno un incremento del 69% nel corso dell’ultimo anno. Soprattutto grazie ai 142mila che sono stati installati nel corso del quarto trimestre del 2020.
Altro Paese fondamentale per le fortune di Dash sono proprio gli Stati Uniti. Ove sono più di 150mila gli esercizi commerciali che lo accettano come pagamento. Tra i quali anche alcune famose catene come Best Buy, Chili’s, CVS e Domino’s.
Per quanto riguarda invece i volumi di trading, il rapporto mette in rilievo il dato relativo all’Asia. Dove si sarebbe registrata una crescita pari al 3.334%, ad opera di LocalCrypto.
Gli exchange rappresentano un’incognita per Dash
Se i dati relativi all’ultimo anno sembrano indicare una grande crescita di Dash, sul token restano però le incognite legate agli exchange. Molti dei quali stanno in pratica rimuovendo le privacy coin dalle proprie contrattazioni. Una mossa dettata dal desiderio di non entrare in conflitto con le authority di sorveglianza dei mercati finanziari.
Le quali, dal canto loro, stanno promuovendo una legislazione sempre più rigida con l’accoglimento delle norme KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering), proprio al fine di tagliare l’erba sotto i piedi ai progetti che perseguono livelli di riservatezza tali da sconfinare nell’anonimato.
Cosa potrebbe accadere
Se è vero che alcuni recenti report tendono a sminuire l’apporto delle privacy coin all’economia criminale, affermando anzi che è il denaro contante ad essere maggiormente usato sui mercati illegali, la politica sembra ormai aver intrapreso la strada dell’ostracismo verso di loro. Con prospettive al momento dense di incognite per tutte le monete digitali determinate ad impedire la loro tracciabilità. Tra cui, appunto Dash, che potrebbe presto ritrovarsi in difficoltà ove persistesse nella sua strategia.