Le ultime esternazioni di Elon Musk relative agli asset digitali sembrano destinate a far discutere non poco. Il CEO di Tesla, infatti, in risposta ad un tweet di Changpeng CZ Zhao, fondatore e CEO dell’exchange crypto Binance, sembra dissociarsi dall’acquisto di Bitcoin da parte dell’azienda da lui fondata e diretta. Una precisazione di non poco conto e tale da rilanciare la discussione sulle sue effettive strategie.

Cosa è accaduto

La vicenda è nata a seguito di una intervista rilasciata da Changpeng CZ Zhao a Bloomberg. Nel corso della quale il numero uno di Binance ha dichiarato il suo stupore per l’entusiasmo di Musk nei confronti di Dogecoin. A provocarlo il recente acquisto di un quantitativo di Bitcoin pari ad un miliardo e mezzo di dollari da parte di Tesla.
Al suo stupore ha risposto a stretto giro di posta proprio l’uomo più ricco del mondo. Il quale ha affermato che quanto fatto dall’azienda automobilistica deve essere slegato dalle sue personali opinioni. Aggiungendo che pur comprendendo la voglia di Tesla di diversificare la liquidità a propria disposizione, ritiene avventuroso farlo da parte di una azienda facente parte a pieno titolo dello S&P500.

Una dichiarazione che lascia abbastanza basiti

Quanto affermato da Elon Musk è sembrato al minimo contraddittorio agli osservatori. Se è vero che il CFO della società è Zach Kirkhorn, sembra in effetti fuori dalla logica pensare che un’iniziativa di questa portata sia stata condotta senza prima ottenere l’esplicito consenso del CEO.
Va anche ricordato come sin dal mese di aprile 2017 un gruppo di influenti investitori Tesla, tra cui il California State Teachers Retirement System, ha chiesto e ottenuto l’ingresso di due membri indipendenti all’interno del consiglio di amministrazione del gruppo automobilistico. Il quale, da quel momento, ha in effetti mostrato la volontà di smarcarsi da un rapporto troppo stretto con il fondatore.

La precisazione di Elon Musk

A cercare di mettere una parola fine alla discussione di queste ore è stato proprio Elon Musk. Il quale in un successivo tweet ha ricordato ancora una volta di essere semplicemente un ingegnere meccanico e non un investitore. In effetti nel suo portafogli non vanta azioni di altre aziende, ma semplicemente denaro virtuale. Il quale è da lui ritenuto una valida alternativa a quelle valute fiat che viaggiano attualmente su tassi d’interesse negativi. Una condizione tale da consigliare a volgere il proprio sguardo verso asset interessanti.

Un comportamento ondivago 

Rimane il fatto che le continue esternazione di Musk stanno sollevando sempre maggiori dubbi in seno all’opinione pubblica. Tanto da spingere più di un esperto a vaticinare un prossimo intervento della Securities and Exchange Commission nei suoi confronti. Anche alla luce del pump and dump da lui inaugurato a favore di Dogecoin, il meme coin che vanta un appoggio di vecchia data da parte del CEO di Tesla. Cui nel corso delle ultime settimane si sono aggiunte altre celebrità, come il bassista dei Kiss, Gene Simmons, o Mia Khalifa. Il trenino formatosi ha permesso a Dogecoin di esplodere letteralmente, destando però non pochi sospetti anche nella comunità crittografica.