Se naturalmente l’attenzione del grande pubblico è calamitata dalle vicende di Bitcoin e di alcune Altcoin molto popolari, c’è una criptovaluta alternativa di cui non si parla praticamente mai, ma che sta collezionando performances realmente incredibili. Il suo nome è Enjin Coin e dall’inizio dell’anno ha messo a segno una crescita nell’ordine del 1638%. Tale da andare a consolidare un trend iniziato nel 2018, per effetto del quale rispetto ad allora il suo prezzo è salito del 7433%. Gran parte della crescita nel nuovo anno è arrivata proprio nel corso dell’ultimo mese. Ma a cosa è dovuto questo rally senza precedenti?

  • enjincoin
  • Enjin Coin
    (ENJ)
  • Prezzo
    $1.64
  • Cap. del mercato
    $1,538,398,571.00
La crescita di Enjin Coin: qual è stato l’accelerante?

Il giorno chiave in questa storia è l’8 marzo. Nel giorno in cui si festeggiavano le donne, i fans di Enjin Coin dedicavano invece il loro entusiasmo ad una notizia di grande importanza. Ovvero quella relativa all’inclusione del suo wallet tra le varie app ufficiali di Samsung presenti sul Galaxy Store. La partnership con il colosso coreano prevede in particolare l’integrazione del portafogli elettronico di Enjin Coin all’interno del Samsung Galaxy S10. Una notizia subito salutata da un fragoroso +70% nell’arco di sole 24 ore e che ha continuato a riversare i suoi effetti positivi anche nel corso delle giornate successive. Venendo in pratica interpretato come la migliore delle conferme della validità del progetto.

Cos’è Enjin Coin?

Enjin Coin rappresenta uno dei progetti più importanti nel settore del gaming crypto. In particolare, il suo CTO, Witek Radomski, ha inventato lo standard ERC1155 il quale consente di creare un infinito quantitativo sia di token fungibili (identici) sia di token non fungibili (unici) con un singolo smart contract. La criptovaluta è stata varata dalla compagnia Enjin per fungere da base per la compravendita di beni virtuali nell’ambito del gaming. In particolare è stata ideata alla stregua di una risposta alla problematica collegata alle sempre più numerose truffe che caratterizzano la compravendita di asset di videogiochi. Di modifica in modifica, il progetto è riuscito a caratterizzarsi come un equivalente di Ethereum per il settore dei videogiochi.

La squadra dietro al suo clamoroso successo

Nella squadra che ha sviluppato sin qui il progetto, un ruolo particolare spetta ai due co-fondatori, ovvero Maxim Blagov e Witek Radomski. Il primo ha una lunga esperienza, ormai due decenni, tale da farne un direttore non solo creativo, ma anche capace di grandi intuizioni. Esperto nello sviluppo di progetti rivolti alle grandi applicazioni interattive, è ormai considerato alla stregua di un vero e proprio visionario.
Witek, da parte sua, ha affiancato Blagov nell’ultimo decennio, assumendosi l’incarico di  supervisionare l’ingegneria tecnica di Enjin, e incanalare nella migliore direzione possibile tutto ciò che ha a che vedere con la progettazione, i profili di sicurezza e il monitoraggio del software di Enjin Coin.
Altra figura di spicco, nel gruppo di lavoro che sta favorendo l’affermazione del progetto è infine quella di Pat LaBine, uno degli advisor di Enjin. Si tratta infatti dell’ex direttore di BioWare, ruolo ricoperto quando l’azienda ha lanciato Mass Effect.