Nonostante il passare delle ore, non accenna a sgonfiarsi il clamore mediatico intorno alla vicenda di Robinhood, l’exchange crypto che ha limitato la possibilità di scambiare denaro digitale per azioni GameStop nel pieno del pump and dump di WallStreetBets (WSB). Mentre l’opinione pubblica si interroga sulle implicazioni di questa decisione, è la politica ora a prendere posizione. In un modo che sembra l’avvisaglia di una vera e propria tempesta.

Janet Yellen ha convocato SEC, CFTC e Fed sulla questione Robinhood

Anche il nuovo Segretario al Tesoro dell’amministrazione Biden, Janet Yellen, ha deciso di muoversi e prendersi carico della questione Robinhood. Ha infatti provveduto a convocare i vertici di Securities and Exchange Commission (SEC), Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e Federal Reserve (Fed), per una riunione la quale dovrà affrontare i timori di una vera e propria manipolazione del mercato messa in opera dalla piattaforma di scambio. E non solo, considerato come la SEC avesse già dichiarato di aver iniziato ad esaminare la questione. Si presume quindi che la discussione non riguarderà soltanto Robinhood, GameStop e Reddit, ma andrà ad esaminare i problemi messi in evidenza in questa occasione.

La questione GameStop rischia di travolgere Robinhood

Quanto accaduto con la vicenda innescata dal pump and dump dei Redditors di WallStreetBets può essere considerato un vero e proprio campanello di allarme per l’intero sistema delle contrattazioni finanziarie. A turbare l’opinione pubblica è stata proprio l’arroganza messa in bella evidenza dagli hedge fund. Pronti a manipolare senza alcun ritegno il mercato una volta appurato come i loro piani stessero per essere mandati a monte dal movimento in sincronia di un gran numero di piccoli investitori.
Un comportamento privo di etica, sul quale ha successivamente fatto chiarezza la denuncia del ruolo di Melvin Capital, il fondo più colpito dalla manovra di WSB, all’interno di Robinhood. Ovvero di maggior finanziatore della piattaforma di scambio. Come non pensare che l’exchange abbia adottato la condotta che ha poi destato scandalo, senza pensare al suo rapporto con il fondo, configurando il più classico dei casi di conflitto d’interessi?

Ora Robinhood sospende l’IPO già messa in programma

L’ampiezza dello scandalo ha del resto già iniziato a riverberarsi su Robinhood. L’exchange, infatti, aveva messo in preventivo una offerta pubblica iniziale (IPO), tesa a finanziare i suoi piani di espansione. Un progetto che è però stato accantonato in queste ore. Ad affermarlo è stato il giornalista Charles Gasperino Fox Business Network), secondo il quale proprio fonti interne all’azienda avrebbero in pratica concordato sull’assoluta impossibilità di portare avanti l’operazione, in un momento in cui l’imperativo categorico è sopravvivere alle possibili conseguenze di quanto accaduto.
Un punto di vista che trae origine proprio dal clamore mediatico che continua a caratterizzare la discussione. Con l’exchange chiaramente sotto accusa e praticamente impossibilitato a trovare una valida linea di difesa. Tanto che secondo molti addetti ai lavori, anche se riuscisse a sopravvivere all’accaduto e ad espandersi come previsto, la sua reputazione sarebbe irrimediabilmente danneggiata. Al punto da stimolare un suggestivo parallelismo con Facebook, ormai da anni marchiata a fuoco dallo scandalo Cambridge Analytica.