La città di Miami ha approvato una risoluzione la quale prende in considerazione la possibilità di investire fondi della municipalità in Bitcoin. Un’idea partorita dal sindaco Francis Suarez, il quale non nasconde la sua intenzione di fare della capitale della Florida un centro all’avanguardia nel fintech.
Nell’ambito del piano disegnato da Suarez, è anche prevista la possibilità per i dipendenti comunali di ricevere il proprio stipendio in criptovalute e di pagare in denaro virtuale tasse sulla proprietà o balzelli locali da parte della cittadinanza.
Le dichiarazioni di Suarez a Bloomberg
Lo stesso sindaco ha concesso una intervista a Bloomberg, nel corso della quale ha affermato che la città si trova in prossimità di un cambiamento epocale. Aggiungendo come l’innovazione finanziaria e monetaria rappresenti un settore turbolento, ma in grado di garantire nuove opportunità a chi sappia coglierle.
L’idea era già stata espressa sul finire del 2020, prendendo nuovamente vigore dopo la decisione di Tesla, di investire 1,5 miliardi in BTC. Resta al momento, però, da vedere se l’orientamento di Miami non sia in rotta di collisione con la legislazione abbastanza rigida attualmente in uso nello Stato.
L’orientamento della Florida
In Florida, infatti, è in vigore una normativa abbastanza rigida per quanto riguarda la gestione dei fondi locali. I quali devono essere investiti in una ottica di assoluta sicurezza. Una caratteristica che non può certo essere assicurata dal Bitcoin, di cui è ben nota la grande volatilità, testimoniata anche dagli eventi degli ultimi giorni. Nel corso dei quali l’icona crittografica attribuita a Satoshi Nakamoto è stata apertamente accusata di essere una vera e propria bolla. Dalla quale sarebbe meglio tenersi alla larga, a meno di non nutrire intenti puramente speculativi.
Un orientamento di cui, del resto, ha dovuto tenere conto anche Suarez. Il provvedimento approvato, infatti, è risultato molto annacquato rispetto all’idea originale. Affermando la possibilità di utilizzare gli asset digitali, ma solo dopo una presa in considerazione della loro effettiva utilità da parte degli organismi preposti.
Miami hub per le criptovalute
Nonostante la vaghezza del provvedimento approvato, il sindaco di Miami non ha comunque fatto passi indietro su un’altra idea analoga. Ovvero quella tesa a trasformare la città in un vero e proprio hub tecnologico. In vista del quale ha proceduto all’assunzione di uno staff dedicato allo scopo, il quale si dedicherà all’opera di convincimento su aziende del settore, con il preciso obiettivo di convincerle a stabilirsi a Miami. A dirigerlo, in qualità di chief technology officer, sarà Saif Ishoof.
Da sottolineare come anche uno dei candidati alla carica di sindaco di New York, Andrew Yang, abbia nelle stesse ore espresso l’idea di fare della Grande Mela un vero e proprio hub crittografico. In linea del resto con le idee da lui espresse nella recente corsa alla Casa Bianca. Alla quale Yang ha preso parte in qualità di candidato democratico, prima che Joe Biden sbaragliasse il campo. Si profila quindi un vero e proprio duello tra le due città, nell’intento di primeggiare nella corsa verso l’innovazione finanziaria.