L’exchange crypto OKCoin ha annunciato la sua intenzione di regalare agli utenti della piattaforma una cifra variabile tra i 10 e i 50 dollari sotto forma di Avalanche. Una donazione la quale dovrebbe tradursi in una cifra intorno al milione di dollari e che sarà aperta a tutti i clienti della struttura, con l’eccezione di quelli residenti nell’Unione Europea, a Brunei e a Singapore.
E’ stato il CMO di OKCoin, Haider Rafique, a dichiarare che l’operazione è stata organizzata in linea con le linee guida di Avalanche, ovvero consentire al mondo di conoscere il vero valore degli asset digitali.

Cos’è Avalanche

Avalanche (AVAX) è una blockchain basata su un nuovo protocollo di consenso il quale permette di confermare le transazioni in meno di un secondo, supportando l’intero toolkit di sviluppo di Ethereum in modo da creare una piattaforma di smart contract ad alta velocità in grado di supportare anche altre finalità e volumi di transazioni, come quelle della rete Visa. A conferma delle sue caratteristiche, nel corso del mese passato TrueUSD ha annunciato la sua decisione di trasferire la sua stablecoin ancorata al dollaro statunitense sulla blockchain di Avalanche. Ritenendo con tutta evidenza valido il progetto.
Dopo il debutto, avvenuto a settembre, AVAX è riuscita ad affermarsi con notevole forza, tanto da essere attualmente assestata al 47° posto nella classifica di capitalizzazione redatta da CoinMarketCap. Con una crescita del 314% attuata negli ultimi 30 giorni.

  • avalanche-2
  • Avalanche
    (AVAX)
  • Prezzo
    $33.14
  • Cap. del mercato
    $4,272,755,475.00
Un airdrop tira l’altro

L’airdrop di Avalanche fa seguito a quello messo in atto per Stacks (STX), il token nativo della blockchain Blockstack. In quella occasione, OKCoin aveva distribuito token gratuiti esclusivamente ai clienti che avevano aperto e finanziato il proprio conto. Rafique ha affermato che le stesse regole si applicano per l’airdrop AVAX di OKCoin.
Naturalmente in molti si stanno chiedendo in queste ore se valga effettivamente la pena di partecipare all’evento. Anche alla luce del fatto che proprio il CMO di OKCoin era stato protagonista di un episodio abbastanza controverso. Ovvero l’airdrop di Lumen per conto di Blockchain.com. tramutatosi ben presto in un desolante fallimento. Causato in particolare dal fatto che in molti avevano cercato di sfruttare l’occasione aprendo conti falsi. 

Attenzione alle truffe

Gli airdrop sono ormai da tempo guardati con grande sospetto dalla comunità crittografica. Il motivo è da ravvisare nel gran numero di truffe portate avanti sfruttando questo strumento nel corso degli ultimi anni. Come quella avvenuta il passato 23 marzo quando un account aperto su YouTube a nome di Brad Garlinghouse, il CEO di Ripple, ha dato il via ad un airdrop che prometteva la donazione di ben 50 milioni di XRP.
Promossa tramite un video, l’iniziativa ha quindi calamitato l’attenzione di migliaia di utenti. Sono state ben 85mila le visualizzazioni collezionate, con un gran numero di adesioni alla proposta, con il conseguente invio di una cifra compresa tra 2mila e 500mila XRP per poter ricevere in cambio un quantitativo di token dieci volte superiore. Naturalmente si trattava di una semplice truffa, che ha però lasciato sul campo un gran numero di vittime.