Nel corso degli ultimi giorni, XRP ha ripreso a salire in maniera impetuosa, nonostante la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti nei confronti di Ripple Labs, per la vendita di titoli non autorizzati. Se all’inizio dell’anno il token era ancora quotato intorno a 0,2 dollari, ora il suo prezzo ha varcato la soglia del dollaro, aumentando quindi di ben cinque volte in circa quattro mesi. Toccando una quota che non era più riuscito a oltrepassare nel corso degli ultimi tre anni. Se è ancora molto lontano il massimo storico di 3,8 dollari, che era stato raggiunto nel gennaio del 2018, va comunque ricordato che poche volte nel corso della sua travagliata storia XRP ha saputo resistere sul prezzo di oggi.
Quali sono i motivi di questa crescita?
Naturalmente la notevole crescita degli ultimi giorni ha spinto molti osservatori a chiedersi a cosa sia dovuta. Se in effetti sembra ancora difficile riuscire a focalizzarli, gli analisti si sono per ora concentrati su un paio di ipotesi.
La prima è quella relativa alla decisione presa da alcuni exchange di riammettere XRP nelle proprie contrattazioni. Ritornando quindi sui loro passi dopo la messa la bando decisa negli Stati Uniti da parte di alcune delle più importanti piattaforme di scambio crypto. Solitamente l’inclusione di un token da parte degli exchange più noti comporta una notevole crescita della sua quotazione, come sta avvenendo in effetti per Ripple. Proprio questa decisione, però, secondo alcuni potrebbe essere stata presa sull’onda di notizie importanti apprese dagli stessi.
Si prospetta una vittoria per Ripple, contro la SEC?
Proprio questa seconda ipotesi ha spinto alcuni ad ipotizzare che le notizie positive in questione, di cui sarebbero venuti a conoscenza in qualche modo le piattaforme di scambio, riguarderebbero una possibile vittoria di Ripple Labs nella causa intentata dalla SEC. Una ipotesi la quale, secondo alcuni, sembra molto più concreta rispetto a qualche settimana fa, quando in molti trattavano l’azienda californiana alla stregua di un vero e proprio appestato. Da evitare anche per non subire ritorsioni da parte della stessa Securities and Exchange Commission.
Un momento molto positivo per XRP
Alla base della nuova crescita di XRP, potrebbe però anche esserci la nuova serie di accordi che l’azienda ha siglato con altre realtà del mondo finanziario. A partire da quello conseguito con Mercury, una piattaforma di pagamenti internazionali che ha deciso di utilizzare il sistema On-Demand Liquidity di Ripple. Il quale fa seguito al patto sottoscritto con Mobile Money e relativo all’area del asiatica che affaccia sull’Oceano Pacifico.
A questi accordi si è poi andata a mixare l’acquisizione del 40% di Tranglo, un network di pagamenti operante in Asia. La quale è destinata a rafforzare in maniera notevole la posizione dell’azienda californiana nelle Filippine e in altre parti importanti del sud-est asiatico. A conferma del dinamismo di una società che sembra comunque intenzionata a sganciarsi in modo deciso dal mercato degli Stati Uniti, per cercare di afferrare opportunità reputate più vantaggiose in altre aree del globo.