Dopo le dure parole di Elizabeth Warren, senatrice per il Massachusetts, la quale aveva bollato Bitcoin alla stregua di un asset puramente speculativo, ora un altro rappresentante politico degli Stati Uniti ha deciso di esporsi sulla creazione attribuita a Satoshi Nakamoto. Si tratta di Ro Khanna, rappresentante della Camera per la California. Il quale ha invece lodato BTC, paragonandolo all’oro digitale. Alla base della sua affermazione la constatazione che l’icona crittografica non può essere svalutata.

Le dichiarazioni di Ro Khanna

Ro Khanna non si è limitato a lodare Bitcoin per le sue caratteristiche tali da farne un asset paragonabile all’oro fisico. Ma ha anche aggiunto un elogio di non poco conto sul token, ricordando che il decentramento di cui si fa portatore, è in grado di promuovere lo scambio transnazionale, fornendo allo stesso tempo un argine contro la cattiva gestione dell’economia.
A queste lodi, ha fatto poi seguire una preoccupazione ben precisa, quella relativa all’eccessivo fabbisogno di energia per il mining. Una preoccupazione ormai di lunga data condivisa da Khanna, il quale, però, afferma che non può essere certo una questione da affrontare con un ostracismo a BTC. Semmai, afferma il congressman californiano, occorre fare in modo da trovare modi alternativi di produrre il token, tali da limitare l’utilizzo di carbonio.

Il dibattito su Bitcoin sta crescendo d’intensità

Le parole di Khanna rappresentano soltanto le ultime provenienti dalla politica in ordine alle criptovalute. Un dibattito che è stato rilanciato in grande stile dall’audizione di Janet Yellen che ha preceduto l’assunzione da parte sua della nomina a Segretario del Tesoro della nuova amministrazione Biden.
Nel corso della quale la Yellen non si è fatta pregare per attaccare a testa bassa il Bitcoin. Ripetendo in pratica le vecchie tesi dei suoi oppositori, secondo le quali l’icona crittografica sarebbe un asset puramente speculativo e uno strumento privilegiato per l’economia criminale. 

Ro Khanna va ad aggiungersi a Cynthia Lummis

Ro Khanna, con le sue esternazioni a favore di BTC, è andato in pratica a dare manforte a Cynthia Lummis, la senatrice repubblicana eletta nel Wyoming che si è ripetutamente segnalata alle cronache per il suo sostegno agli asset digitali.
La quale, proprio di recente, ha concesso una intervista in cui ha ribadito di volersi battere per rendere sempre più popolari le criptovalute all’interno delle istituzioni. Un compito che peraltro si preannuncia non semplice, considerato come molti politici statunitensi non si siano mai realmente interessati al tema.
Al contrario della Lummis, la quale ha iniziato a farlo sull’onda delle preoccupazioni relative all’esplosione del debito nazionale. Di cui nessuno sembra in effetti preoccuparsi molto, anche in considerazione del fatto che in questo momento l’attenzione sembra monopolizzata dagli stimoli necessari all’economia per reagire al Covid.
La stessa senatrice del Wyoming ha anche affrontato il tema relativo al prossimo lancio dello yuan digitale. Che, secondo lei non rappresenta una minaccia per gli Stati Uniti. I quali, però, dovrebbero fare di tutto per preservare il ruolo di riserva mondiale monetaria attualmente detenuto dal dollaro.