La Commissione per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti ha deciso: anche Robinhood dovrà presentarsi per fornire la sua testimonianza in relazione al clamoroso pump and dump sulle azioni di GameStop. Un evento che sta sollevando grandi discussioni, soprattutto per la fragorosa caduta degli hedge fund, i quali hanno lasciato sul terreno miliardi di dollari dopo aver intrapreso azioni allo scoperto contro l’azienda di videogiochi.
La decisione della Commissione per i servizi finanziari della Camera
A riferire sulla decisione presa dalla Commissione presieduta da Maxine Waters è stato Politico.com, il quale ha anche precisato che l’audizione dovrebbe tenersi il prossimo 18 febbraio. Una audizione che non si prospetta alla stregua di una passeggiata di salute per l’exchange di criptovaluta. Accusato di aver tenuto un comportamento scorretto nei confronti dei suoi clienti, cui è stato impedito di scambiare denaro digitale con azioni di GameStop.
Un comportamento discutibile soprattutto alla luce del fatto che tra i finanziatori di Robinhood figura Melvin Capital, ovvero il fondo speculativo il quale aveva cercato di approfittare della crisi dell’azienda per assumere posizioni short che, nelle previsioni, avrebbero dovuto fruttare cifre rilevanti.
La denuncia di Pau A. Gosar
A ricordare quanto accaduto è stato in particolare il Congressman Paul A. Gosar. Il quale si è dichiarato traumatizzato da quanto accaduto, considerando il tutto una palese violazione delle regole che pure dovrebbero conformare il capitalismo e impedire alla Borsa di trasformarsi in una bisca, in cui i piccoli investitori sono destinati ad essere divorati dai pescicani. Tanto da presentare la richiesta relativa all’apertura di una indagine su quanto accaduto.
Una richiesta cui si sono presto accodati Alessandria Ocasio-Cortez e Ted Cruz, anche loro sulla base del convincimento che le azioni di Robinhood abbiano palesemente impedito ad un gran numero di piccoli investitori di assestare un duro colpo ai fondi speculativi. Un comportamento che ora potrebbe essere duramente sanzionato.
Maxine Waters sta scaldando i motori
A presiedere la Commissione per i servizi finanziari della Camera è quella Maxine Waters la quale già aveva avuto modo di distinguersi negli anni passati. In particolare proponendosi in veste di strenua avversaria di Libra, la criptovaluta di Facebook. Un ruolo il quale le ha consegnato grande notorietà e che ha dimostrato la sua scarsa propensione a piegarsi di fronte alle cosiddette Mani Forti del mercato.
E’ stata lei stessa ad affermare l’intenzione di indagare senza fare sconti a nessuno sul ruolo che gli hedge fund di Wall Street potrebbero aver svolto in merito alla decisione poi assunta da Robinhood. La quale è stata vista con aperto fastidio da una opinione pubblica che ormai da tempo mostra insofferenza di fronte allo strapotere dei fondi speculativi.
Robinhood si appresta ad una guerra di trincea
Per quanto riguarda la piattaforma di scambio, sembra che a rispondere sui rilievi mossi sarà Vlad Tenev, il CEO. Un compito non proprio facile, il quale potrebbe essere solo il primo atto di una lunga querelle, considerato come anche la Securities and Exchange Commission sembri intenzionata ad indagare sulla questione.
Nel frattempo Robinhood, secondo quanto riferito da Charles Gasperino, un giornalista di Fox, sembra aver fatto una precipitosa marcia indietro sui piani di collocamento in borsa. Ad ulteriore conferma di quanto la situazione si prospetti critica.